Gli stimolatori di testosterone funzionano davvero? 5 integratori per il potenziamento del testosterone più popolari
Il testosterone (17-B-idrossiandrost-4-en-3-one) è un ormone steroideo androgeno presente sia nell’uomo che nella donna, che viene sintetizzato a partire dal colesterolo. L’importanza del testosterone, degli androgeni e dei Sarm (Selective Androgen Receptor Modulators) nella prevenzione della perdita dimassa muscolare e della sarcopenia è intuitiva. Fra le cause endocrine più importanti vi è la riduzione di alcuni ormoni, come il testosterone, il DHEA, l’ossitocina, gli estrogeni, il pregnenolone e gli ormoni tiroidei. Gli uomini nel corso della vita vedono diminuire i livelli di testosterone dallo 0,4% all’1,6% all’anno, con una diminuzione progressiva che può diventare evidente già a partire dai 30 anni se lo stile di vita non è attivo. L’ingestione di dosi massicce di stimolatori di testosterone può essere pericolosa e sono stati segnalati casi in cui quantità eccessive hanno causato danni ai reni e al fegato.
- Assumere più Omega 3 aiuta a tenere sotto controllo lo stress e quindi la produzione del cortisolo, a beneficio del testosterone.
- Il sonno di qualità, un’adeguata attività fisica e la gestione del peso corporeo vengono prima di tutto, mentre il ruolo degli integratori – a dispetto delle pressanti campagne pubblicitarie – è solo marginale.
- L’assunzione di questi ormoni può indurre un aumento della forza e della tolleranza all’acido lattico, diminuendo così i tempi di recupero.
- Se seguiamo una dieta ipocalorica cronicamente (che può starci finché non raggiungi il peso ottimale) depotenzi gli ormoni anabolici tra cui il testosterone.
- Per queste indicazioni il testosterone bioidentico può essere utilizzato come crema o gel vaginale oppure come crema di testosterone proprionato oppure come compresse orali micronizzate, dopo un adeguato inquadramento diagnostico con gli esami ormonali opportuni.
Il testosterone viene misurato per rivelarne un’eventuale concentrazione anomala. Al Centro Igea Sant’Antimo è possibile eseguire gli esami per il controllo dei valori di testosterone. In tal caso si rilevano irregolarità del ciclo mestruale, aumento della peluria anche in zone più tipicamente maschili, riduzione della fertilità, acne, ispessimento della pelle, depressione e ansia.
CARENZA DI TESTOSTERONE
I sintomi di una carenza di testosterone dipendono in gran parte dall’età in cui si manifesta. L’alcool contenuto in vino, birra e superalcolici inibisce la produzione di testosterone. Inoltre, influenzando negativamente la funzionalità del fegato, dove il testosterone viene trasformato in estrogeni, l’alcool altera l’equilibrio tra estrogeni e testosterone. Riduci quindi l’assunzione di alcool a mezzo bicchiere di vino rosso al giorno e una birra durante il weekend. In particolare, l’allenamento con i pesi ha un forte impatto sulla secrezione degli ormoni androgeni.
Interpretazione dei Risultati
Il buon relax include anche l’abbassamento dei livelli di stress, che sono causa dell’innalzamento del colesterolo. Quest’ultimo a sua volta provoca sbalzi di Proviron e la riduzione delle difese immunitarie, oltre ad inibire il desiderio sessuale. Inoltre, viene raccomandato il monitoraggio dei livelli di testosterone in individui transgender sottoposti a terapia ormonale con testosterone ogni tre mesi durante il primo anno, per aggiustare la terapia, e successivamente una o due volte l’anno. Solitamente viene richiesta la misura del testosterone totale, tuttavia, in alcuni casi, come in presenza di concentrazioni anomale di SHBG, la misura del testosterone libero e biodisponibile riflette con maggior accuratezza lo stato clinico del paziente. L’assunzione della terapia sostituiva in soggetti con livelli normali di testosterone non è raccomandata, in quanto non giustificata da alcun beneficio e, al contrario, associata al rischio di effetti collaterali importanti.
In generale, bassi livelli di testosterone totale non sono necessariamente indice di andropausa mentre è più indicativo il dosaggio del testosterone libero e la valutazione della sintomatologia clinica. La causa dell’ipogonadismo è un’attività ormonale carente o inesistente dei testicoli (primaria) o una stimolazione insufficiente delle gonadi da parte dell’ipotalamo o dell’ipofisi (secondaria). Entrambi portano a una concentrazione di testosterone nel siero significativamente ridotta (carenza di testosterone).